Il piacere di scrivere

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Qual’è l’argomento più bello ed interessante sul quale ognuno di noi potrebbe trascorrere ore ed ore scrivendo, senza neanche accorgersi d’aver riempito una quantità ciclopica di cumuli di carta?
macchina da scrivere d'epoca  L’immagine che ti propongo oggi è una bellissima macchina per scrivere Underwood dei primi anni ‘20.

Questa foto sarà oggi la mia musa, scrivere senza pensare, scrivere senza dare ascolto alle credenze scolastiche in cui il tuo primo compito era decidere l’oggetto della trattazione, scegliere affonosamente un punto di partenza, un tema o semplicemente un’ambientazione!
Un testo, un articolo, un saggio, partono sempre seguendo questi requisiti, solo che esiste chi lo fa con allegrezza ed esiste invece, chi perde migliaia di minuti del proprio tempo per decidere cosa trattare.

Vi è capitato mai di chiedervi in tutta semplicità, perché TIZIO ha scritto quel libro, perché l’ha scritto proprio così?

Dunque… perché si scrive?

Per rispondere a questa domanda chiamerò in mio aiuto Primo Levi, il quale rispose che i motivi principali per cui si decide di scrivere qualcosa, sono determinati dall’impulso, dal bisogno… è quasi se lo scrivere, fosse l’azione messa in atto per il soddisfacimento di una propria necessità.

Io che pensavo che fino ad oggi avevo solo sprecato il mio tempo a scrivere! vuoi vedere invece che stavo nutrendo una mia esigenza e neanche me ne stavo rendendo conto?!
Detto questo, ora vi spiegherò il perché, sento il bisogno di scrivervi ADESSO, qui in questo blog.
scrivere sulla sabbia Come sempre mi farò aiutare da un’ immagine.

In questa foto si vede una donna che scrive qualcosa sulla sabbia, nell’intento di farla leggere a caratteri cubitali alla persona che le sta accanto. 

Al di là di cosa stia scrivendo, è chiaro che sente il bisogno di trasmettere un messaggio… spesso ci si scrive ti amo, ti odio, a volte pure un vaff…
L’importante è l’aver dato modo al nostro pensiero, alla nostra esigenza, d’essere stata soddisfatta.

IO SCRIVO PER…

Io scrivo per rendervi partecipi dei miei pensieri. Scrivo per darvi l’opportunità di scorgere quali sentimenti, espressioni ed emozioni si celano dietro un’azienda! La nostra azienda.

Si potrebbe pure dire che appartengo a quella schiera di scrittori, che lo fanno per divertire e/o divertirsi. Anche in questo caso le due varianti fortunatamente coincidono quasi sempre, ed è estremamente raro che chi prova piacere nello scrivere, non trasmetta al lettore almeno una fetta del suo divertimento.
Non c’è  niente di più bello di una risata!

T'i ho fatto divertire? Sono riuscito a trasmetterti una piccola fetta del mio attuale stato d’animo?


Cosa mi resta da scrivere?… aspetta fammi pensare un pochino…
scrivere per ridere

ah… sì
Adesso siamo giunti alla quinta regola che uno scrittore non deve mai dimenticare:


LA REVISIONE

In teoria dovrei rileggere con occhio critico la prima stesura del racconto e pormi alcune domande:

  • L’apertura del racconto cattura l’attenzione del lettore?                                           … bo?
  • Hai raggiunto lo scopo che ti eri proposto inizialmente?      sì, mi sono divertito!
  • Il racconto ha un finale o rimane sospeso?                                 ehmm.. sì, credo di sì.

Sii clemente nel giudicare quanto finora scritto, spero solo che ti sia divertito a leggerlo, più di quanto io non abbia provato a scriverlo!

CIAO.

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